Il sistema di ingresso/uscita (Ees) dell’Unione europea sarà pronto in questo autunno 2024: a partire dal 10 novembre, infatti, i viaggiatori extracomunitari che entreranno nell’Area Schengen dovranno interfacciarsi con i nuovi controlli di frontiera. Il lancio, che sarebbe dovuto avvenire nel 2022, era stato posposto a causa delle difficoltà dei paesi dell’UE a integrare i loro sistemi di frontiera con il database centrale Ees.
Entry Exit Scheme europeo: che cos’è
L’Ees – Entry Exit Scheme è una innovazione che sarà rivolta a tutti i viaggiatori del Regno Unito e dei paesi extra UE, che non necessitano comunque di un visto di lungo periodo per entrare (costoro sono sollevati) ed è pensato per identificare coloro che superano il periodo di permanenza consentito nell’area Schengen e per esercitare un maggior controllo delle frontiere.
L’Entry and Exit Scheme avrà dunque il compito di registrare digitalmente sia i titolari di visto per soggiorni di breve durata (fino a 90 giorni in un periodo di 180 giorni) sia i viaggiatori senza visto, ogni volta che attraverseranno le frontiere esterne di 29 paesi europei dell’area Schengen. La piattaforma web sostituirà quindi la timbratura del passaporto con una registrazione dei dati biometrici dei viaggiatori e non si applicherà a cittadini e residenti UE o a chi è in possesso di visto per soggiorni di durata estesa, come detto sopra.
Etias, autorizzazione ai viaggi in Europa
E’ previsto invece per la primavera del 2025 l’introduzione dell’Etias, il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi. Si tratta di una procedura che riguarda circa 1,4 miliardi di persone realizzata sul modello dell’ESTA statunitense, che introdurrà significativi cambiamenti per i visitatori in Europa.
L’autorizzazione Etias servirà per entrare nei Paesi dell’area Schengen: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Croazia (dal 1° gennaio 2023) Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.
Cinque sono invece i paesi dell’UE che attualmente non sono nel programma Etias: Bulgaria, Croazia, Cipro, Irlanda, Romania, dove i viaggiatori non dovranno presentare domanda prima dell’ingresso.
Etias è lo “step successivo” rispetto ad Ees, che impone ai cittadini extracomunitari e britannici di età compresa tra i 18 e i 70 anni, che non necessitano comunque di un visto Ue, di avere un’autorizzazione di viaggio per entrare nel territorio e viaggiare nei 30 paesi che lo richiedono (controlla qui: European countries requiring Etias). L’Etias potrà essere richiesto online, prima del viaggio, compilando un questionario e pagando un contributo di 7 euro. Laddove approvata, l’autorizzazione sarà collegata direttamente al passaporto e avrà una durata di tre anni o fino alla scadenza del passaporto.