In aereo ci si trasferisce, in treno si viaggia. Gli aeroporti, per quanto hi-tech, sono dei non-luoghi. Le stazioni sono dei luoghi del cuore affascinanti. Tutti gli aeroporti, in qualche modo, “sono uguali”, ogni stazione è diversa. Il viaggio contemporaneo esige velocità negli spostamenti, quello del treno è un tempo lento, ricco d’umanità e bellezza. Viaggiamo alla scoperta delle stazioni ferroviarie più iconiche del mondo, a cominciare da una delle più piccole.
In Paradiso
La Città del Vaticano, il mini stato incastonato nella città di Roma, è dotato di una regolare stazione ferroviaria. Talvolta è usata anche dal Papa per brevi viaggi pastorali. Di certo l’effetto wow è garantito per i passeggeri che appena giunti in banchina si trovano al cospetto della Cupola di San Pietro. E a proposito di Paradiso, di certo la stazione tibetana di Tanggula è quella più vicina al cielo a una quota di 5.068 metri: l’aria rarefatta e il panorama spettacolare sono indimenticabili. In Cile, la stazione di Aguas Calientes introduce alla visita ad uno dei siti archeologici più misteriosi del mondo, il Machu Picchu. Se Aguas Calientes sembra sospesa tra il cielo e la terra, alla fine del mondo arrivano i viaggiatori a Ushuaia in Argentina. L’edificio è uno degli ultimi avamposti abitati del pianeta e i passeggeri diventano, inevitabilmente, esploratori.

I binari di Agatha Christie, Harry Potter e il Padrino
La carica emotiva delle stazioni ha ispirato tanti capolavori del cinema e della letteratura. Ci vorrebbe un viaggio intorno al mondo per citarli tutti. Alcuni però sono davvero entrati nell’immaginario collettivo. Agatha Christie ambienta il suo romanzo più celebre “Assassinio sull’Orient Express” a bordo del mitico treno che collegava Londra, Parigi, Vienna con Istanbul. Un treno sul quale viaggiavano spie, avventuriere, agenti segreti come James Bond. Il mito dell’Orient Express è ormai tramontato, ma quando si varca la soglia delle stazioni di Sirkeci o Haydarpasa a Istanbul quell’epopea sembra rivivere. Da non perdere la partenza dell’Hogwarts Express di Harry Potter dal binario 9 ¾ della stazione londinese di King’s Cross. Infine, la Grand Central Terminal di New York è un dedalo di 44 banchine e 67 binari, diventando un’attrazione pienamente turistica della Grande Mela. Si scruta il vortice di viaggiatori sotto le immense volte, scorgendo i simboli dei Vanderbilt che la finanziarono tra grappoli di ghiande e foglie di quercia intarsiati ovunque. L’immaginazione corre al grande schermo de “Il Padrino” oppure delle decine di film di cui è stata set per commedie sentimentali, cinema d’animazione (memorabile la scena degli animali in fuga dallo zoo di “Madagascar”) e gangster movie.

Veri e propri musei
Quella d’Orsay è diventata uno dei musei più visitati di Parigi, ma tante stazioni ancora aperte al pubblico sono dei veri e propri capolavori d’arte. Restando nella Ville Lumière, la Gare du Nord lascia a bocca aperta per la splendida facciata ottocentesca con l’Arco di Trionfo e 23 composizioni scultoree che rappresentano altrettante destinazioni. A Madrid la storica stazione di Atocha sorge a pochi metri dal Museo del Prado e dal celebre capolavoro di Picasso, Guernica. Dopo l’attentato è stato installato, come simbolo della vita che rinasce, un giardino botanico popolato da tartarughe. Gli azulejos azzurri catturano l’attenzione dei viaggiatori nella Estação de São Bento di Porto. A guardare i soffitti decorati si rischia di perdere il treno. Berlino ha celebrato la riunificazione tedesca con l’avveniristica HauptBahnhof in vetro e acciaio. Lo stile Liberty esalta la Stazione Centrale di Milano inaugurata nel 1931. Lo scalone monumentale è davvero mozzafiato. Commovente la visita al Binario 21 che ricorda la deportazione degli Ebrei durante la II Guerra Mondiale.
Viaggi intercontinentali
Signori in carrozza. È l’annuncio più atteso dai viaggiatori nella stazione Yaroslavskij di Mosca. È in partenza la Transiberiana che collega la capitale russa con Vladivostok dopo un viaggio di 9.289 km. L’Oriente ha distanze enormi, un viaggio in treno è spesso un’avventura. Il Chhaatrapati Shivaji Terminus di Mumbai (India) è stato dichiarato Patrimonio Unesco per la sua ricchezza artistica. Il magnifico portale di Shinjuko a Tokyo è ispirato ai tamburi sacri della tradizione giapponese. Vale la pena di arrivare fino in Nuova Zelanda per consultare l’orologio storico che domina la torre nella stazione Dunedin di Anzac, oppure in Mozambico, a Maputo, dove sono in esposizione le fantastiche locomotive che hanno attraversato il continente africano.