Innovare è il suo mantra: Dubai apre nuove attrazioni per mostrarsi ai visitatori sempre diversa, sempre più stupefacente.

È nuovo il tour “Inside Burj Al Arab”, notissimo hotel 5 stelle lusso, dall’iconica forma a vela, è oggi visitabile per piccoli gruppi di 10 persone. Un modo decisamente più accessibile del pernottamento per scoprire i suoi ambienti eleganti, tra cappuccini con foglie d’oro e menu stellati.

The View at the Palm: oggi l’isola di Palm Jumeirah si può visitare dal 52esimo piano del Palm Tower, per un colpo d’occhio dell’incredibile “architettura” artificiale sull’acqua. Dalla forma di albero palma, racchiusa da una striscia di terra di 11 chilometri a mezzaluna (con funzione di frangiflutti), dove si trovano hotel e residenze private, l’isola fa parte dell’arcipelago che, a sua volta, rappresenta la visione futuristica di Sheikh Saeed Al Maktoum, fondatore dell’emirato.

Dubai Frame: nel centro storico di Dubai, a Zabeel Park, è una cornice color oro alta 150 metri e attraversabile con un ponte di 90 metri, in vetro opaco, per ammirare da un lato la città vecchia e dall’altro la nuova. L’attrazione si conclude con la visione di un filmato in 3D sul futuro dell’emirato nei prossimi anni.

Piscina con vista: tra le recenti aperture, l’Aura Skypool è la piscina a sfioro con una spettacolare vista, mentre quella dell’Address Beach Resort la batte in altezza. Invece, se la profondità è la vostra ricerca, Deep Dive Dubai è già entrata nel Guinness World Records come piscina subacquea più profonda del mondo: 60 metri.

Mai come oggi, dopo la ribalta dell’Esposizione Universale (23 milioni di visitatori), che ha visto nascere Expo City Dubai*, merita fare un salto nel tempo e scoprire le origini di questa strabiliante porzione di deserto diventata l’ombelico del mondo.

Nella old Dubai, Il fiordo d’acqua salata, utilizzato un tempo per il commercio, è oggi il luogo dei mercati tradizionali (suk) e testimone del tempo che ha portato la capitale dell’emirato a diventare una destinazione proiettata al futuro, da piccolo villaggio di pescatori di perle qual era 60 anni fa.

Si naviga a bordo dell’abra, imbarcazione d’epoca e di legno, per osservare le due zone della città vecchia: Deira da una parte e Bur Dubai dall’altra. Un emozionante tuffo nel passato tra case color dell’argilla e le mitiche torri del vento, sistema di raffrescamento già in uso nell’antico Egitto e che sfrutta le correnti d’aria, convogliate all’interno degli edifici.

*Expo City Dubai: il quartiere che ha ospitato i padiglioni dell’Expo e oggi è un polo di conoscenza e intrattenimento da visitare. Alcuni dei padiglioni più iconici come Al Wasl Plaza, la torre d’osservazione Garden in the Sky e lo specchio d’acqua Surreal accolgono visitatori e grandi eventi.

Lo si scopre nel nuovo museo dalla forma ellittica, già considerato tra i “14 più belli del mondo” da National Geographic. Frutto del genio dell’architetto Shaun Killa, va subito a connotare lo skyline, diventandone un landmark inconfondibile. Sulla facciata le citazioni di Sua Altezza lo Sceicco Mohammed Bin Rashid Al Maktoum in calligrafia araba e all’interno il racconto sulle tematiche cruciali per il futuro, tra cui l’esplorazione spaziale, il cambiamento climatico, il progresso tecnologico e il benessere dell’uomo: così il futuro fra 50 anni diventa, ancora una volta, il punto di contatto tra il passato e l’oggi. In una dialettica senza fine.

Ma la cultura non è solo nella proiezione a Dubai, anche riflessione sulle origini.

Costruita lungo lo storico Dubai Creek, la Mohammed Bin Rashid Library è una biblioteca a forma di leggio islamico, ed è la più grande nella regione degli emirati. Ospita Treasure of The Library, dove sono esposti libri rari, manoscritti e documenti che risalgono al XIII secolo.

Per un tocco di contemporaneità, nel quartiere industriale di Al Quoz c’è Alserkal Avenue con i suoi magazzini progettati per accogliere le menti creative di Dubai. Fra atelier d’arte, spazi progettuali e concept store, oltre a un ricco programma annuale di mostre, musica dal vivo e laboratori, questo è il distretto artistico e per uno shopping di moda alternativa. Gli esclusivi kimono-abaya cuciti a mano, ne sono un valido esempio.