Skip to main content
La luce del crepuscolo crea l’atmosfera ideale per concludere la giornata a Doha con una visita al Souq Waqif, tradizionale mercato arabo sia all’aperto sia di edifici in muratura che offrono riparo dal caldo. Sì, perché questa parte del Medio Oriente è proibitiva in alcuni mesi dell’anno, mentre rappresenta la fuga ideale dalle stagioni fredde europee.

Ecco perché prevedere un viaggio in Qatar prescinde dalle temperature e la prima sera è la parte della giornata preferibile per le passeggiate open air. Arrivare al tramonto, con la brezza che sale dal mare, i cammelli seduti nella loro oasi che mangiano e le donne intente ad allestire i banchetti di pentole e incensi è – anche fotograficamente – d’impatto. Ancora non c’è frenesia, il giorno si placa e i profumi dei cibi cotti cominciano a far venire l’idea della cena.

Tra le vie di Waqif, la pietra delle case di pietra gialla e del selciato grigio e bianco – pulito e lucido – offrono un look persino “ordinato” del souq, che appena il sole cala si accende di lanterne e apre ristoranti di cucine asiatiche attraenti, meglio se in terrazza. Provarne più d’una e andare alla scoperta di Armenia, Turchia, Nepal e tutta l’Asia (non mancano le pizzerie, va da sé), passando attraverso decine e decine di ricette, è parte di questo viaggio, che scegliamo di cominciare con gusto.

Qatar, lo sviluppo economico

Passata la kermesse del pallone a scacchi e il bagno di folla, in un Paese grande quanto l’Abruzzo e popolato da 2 milioni di abitanti di cui solo il 15% locali, il Qatar prosegue il percorso di sviluppo del turismo internazionale che ha scelto di porre tra i focus dell’economia. Quest’ultima è primariamente basata sulle risorse energetiche, infatti possiede la terza riserva al mondo di gas naturale liquefatto GNL, oggi impiegato anche nelle navi da crociera come carburante.

Attualmente, la diversificazione degli investimenti nell’industria dell’accoglienza ha raggiunto una certa maturità e dopo la crisi diplomatica del 2017 da parte di alcuni Paesi arabi nei confronti del Qatar, l’apertura del nuovo porto di Hamad (si disse, il più profondo al mondo) ha contribuito ad accrescere gli scambi commerciali e a rendere autonomo il Paese dagli Emirati, nella logistica delle merci. Inoltre, è entrato nelle mappe degli itinerari crocieristici, che proprio in questa regione di deserti e acque turchesi vede le proposte più nuove della navigazione vacanziera.

Viaggio a Doha tra arte, sapori e profumi

Al netto delle ore di relax sulle spiagge o nei resort, tra sport acquatici e shopping nei diversi mall (uno su tutti, Al Hazm), Doha merita la visita di musei e attrazioni artistiche, come il Museo di arte islamica su un’isola artificiale adiacente alla Corniche (il lungomare di 7 km), realizzato dall’architetto Ieoh Ming Pei, premio Pritzker noto per la piramide in cristallo del Louvre a Parigi. Tutt’intorno all’edificio c’è un parco affacciato sul golfo, dov’è possibile fare yoga e pic nic.

Nei mesi più freschi si tiene un mercato durante il fine settimana, con bancarelle di street food (assaggiate i chapati o poori con té karak), artigianato, abbigliamento e gioielli. Invece, nel museo è custodito il manoscritto di Shahnameh scritto mille anni fa dal poeta iraniano Ferdowsi sui miti dell’antico impero persiano. Ma non è tutto e, dovendo scegliere, il focus sull’arte si imbatte inevitabilmente nel Katara Cultural Village, un “distretto” tra il quartiere finanziario di West Bay e le architetture di The Pearl.

È detta la “Riviera araba” che emula il lusso francese e italiano (persino qualche calle, sotoportego e un Ponte di Rialto) tra canali e moli con grandi yacht ormeggiati. Da un lato la spiaggia e dall’altro verdi colline, il villaggio Katara ospita due moschee, un anfiteatro in stile greco per 5mila spettatori, una strada dello shopping con climatizzazione (sì, all’aperto) e opere d’arte di Murano, sfociando nei grandi magazzini Galeries Lafayette.

Completano il quartiere esposizioni d’arte, un planetario e i locali più chic di Doha con i menù di tutto l’Oriente. Ed ecco che il nostro racconto di viaggio (siamo stati a Doha per il battesimo di MSC World Europa) torna all’inizio: ai sapori e ai profumi del Levante, sempre seducenti. Sempre avvolgenti.

Volare a DOHA con Qatar Airways

L’accessibilità aerea è l’innegabile fattore di vantaggio per un viaggio a Doha e tutto si deve ai 20 anni di collegamenti di Qatar Airways da Milano Malpensa, anniversario festeggiato nel 2022.

La compagnia aerea qatarina, pluripremiata Skytrax per i servizi di alto livello, si è stabilita nel nostro Paese nel 2002 con 7 dipendenti mentre oggi sono un centinaio, vola anche da Roma per un totale di 14 frequenze alla settimana, che nel corso del 2023 diventeranno 17.

Durante i Mondiali di Calcio 2022 ha operato quasi 14.000 voli da tutto il mondo e le 64 partite sono state viste da oltre 3,4 milioni tifosi presenti negli stadi. Il volo dall’Italia dura circa 6 ore e il fuso orario è di sole +2 ore rispetto al fuso GMT.

Guarda la gallery fotografica di DOHA